Cimo Toscana,'contro crisi pronto soccorso più posti letto e operatori'

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Roma, 4 apr. (Adnkronos Salute) - "Il piano di riorganizzazione dell’emergenza-urgenza presentato dalla Regione Toscana, sebbene abbia alcuni elementi positivi e condivisibili, non è in grado di risolvere la crisi dei pronto soccorso, per il semplice motivo che continua ad ignorarne le vere cause: la carenza di personale e di posti letto nei reparti". Lo dichiara, in una nota, Lorenzo Preziuso, presidente regionale del sindacato dei medici Federazione Cimo-Fesmed Toscana.

"Se non si aumentano i posti letto – spiega Preziuso - a nulla servirà un 'bed manager' che non potrà che constatare l’assenza di un letto per ricoverare il paziente; se non si interviene sulla carenza del personale, senza richiedere ulteriori sacrifici ai dipendenti già al limite delle forze, i percorsi rapidi di assistenza sono destinati a rimanere lettera morta; se si prevede la rotazione di tutti i medici in pronto soccorso, il risultato non potrà che essere il rallentamento delle attività nei reparti, un ulteriore allungamento delle liste d’attesa ed un abbassamento del livello e della sicurezza dell’assistenza". 

E ancora, "se non si riducono le liste d’attesa e non si interviene sul territorio, rendendolo un filtro reale alle richieste di salute dei cittadini; i Pronto soccorso continueranno ad essere l’unico presidio in cui cercare risposte; se non si trovano soluzioni volte a migliorare le condizioni di lavoro del personale sanitario che lavora in emergenza-Urgenza, presto le dimissioni di massa minacciate qualche settimana fa da 288 medici di Pronto soccorso diventeranno realtà, e sempre meno giovani decideranno di intraprendere questo percorso professionale. Insieme alle altre sigle sindacali, abbiamo sottoposto alle Regione alcune osservazioni, evidenziando inoltre che il boarding e il sovraffollamento dei Pronto soccorso sono solo la cima di un problema che affonda le radici in tutta l’organizzazione sanitaria. È quindi necessario rivedere complessivamente la rete ospedaliera e territoriale, rispettare gli accordi regionali sottoscritti in passato e vincolare le Aziende a portare a termine la contrattazione decentrata. Vedremo cosa succederà nei prossimi giorni, ma non abbiamo alcuna intenzione di arretrare dalle nostre posizioni", conclude Preziuso.