Caso clinico - Un uomo con un dolore addominale acuto dopo la minzione
- Dr. med.Thomas Kron
- Uniflash
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Nei pazienti con dolore addominale acuto è necessario prendere in considerazione anche le cause più rare, soprattutto in casi in cui l'anamnesi e i singoli reperti fanno pensare proprio a ciò. Un situazione del genere è stata descritta dal dottor Michael Modica e dai suoi colleghi dell'LSU Health Sciences Center di New Orleans nella rivista "Annals of Internal Medicine - Clinical Cases".
Il paziente e la sua storia
Un uomo di 63 anni si è presentato al pronto soccorso dell'ospedale a causa di un dolore addominale acuto. Secondo gli autori, ha riferito di essersi svegliato intorno alle 5 del mattino per il bisogno urgente di urinare. Alla minzione è poi seguito un dolore addominale, forte ma generalizzato, che lo aveva praticamente "steso a terra".
Ulteriori dati anamnestici hanno rivelato una grave malattia vascolare periferica, diabete di tipo 2, ipertensione, consumo eccessivo di alcol, una diverticolite e una fistola colovescicale, operata un anno prima. Nessuna ulcera peptica, nessuna alterazione delle abitudini intestinali, né nefrolitiasi, disuria, ematuria, melena, ematochezia o ascite.
Dati, diagnosi e trattamento
- Temperatura 36,8°C, pressione arteriosa 146/75 mmHg, pulsazioni 87 battiti/min, frequenza respiratoria 22 e saturazione di ossigeno al 94%.
- Addome moderatamente disteso, suoni intestinali ipoattivi, addome molto sensibile alla palpazione.
- Conta leucocitaria 8,8×109 cellule/L, valori normali di emocromo differenziale, emoglobina ed ematocrito.
- Livello di creatinina 163,54 μmol/L (1,85 mg/dL); al basale, tre mesi prima, 88,4 μmol/L (1,0 mg/dL).
- Livello di lattato sierico elevato (3,5 mmol/L).
- Angiografia TC dell'addome: vasi mesenterici ampiamente dilatati, aorta irrilevante, assenza di aria libera, lieve idronefrosi sinistra invariata da un anno e ascite.
- Ripetizione della TC dell'addome senza contrasto: aumento del contrasto nell'ascite e una piccola perdita nella parete anteriore della vescica.
Dai risultati ottenuti dalle analisi, i medici hanno fatto diagnosi di rottura della vescica. Come terapia è stata indicata la correzione chirurgica della perdita vescicale, il cui decorso postoperatorio è stato privo di complicazioni.
Discussione
La rottura della vescica è relativamente comune nel contesto di un trauma acuto, come un incidente stradale. La rottura spontanea della vescica, invece, è rara. La diagnosi è difficile da fare e spesso avviene tardivamente.
Si presume che la causa di una rottura vescicale spontanea sia una distensione eccessiva della vescica in combinazione con una debolezza della parete vescicale. Pertanto, riempire eccessivamente la vescica quando la parete vescicale è già indebolita può aumentare il rischio di rottura dell’organo. Altre condizioni urogenitali che possono causarne la rottura comprendono: la ritenzione urinaria a lungo termine nell'iperplasia prostatica benigna, le strozzature uretrali, il prolasso degli organi pelvici femminili, le infiammazioni e le neoplasie. In alcuni casi, tuttavia, la rottura della vescica può verificarsi in pazienti che non presentano patologie vescicali significative.
I sintomi tipici includono dolore addominale, distensione addominale, ascite, ematuria e un livello elevato di creatinina. La diagnosi viene effettuata preferibilmente mediante cistografia tomografica computerizzata (TC) o convenzionale. Sebbene la rottura della vescica possa essere rilevata da una TC con contrasto se la vescica è anterograda, la cistografia TC è più sensibile e deve essere eseguita se si sospetta la rottura della vescica.
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