Cardiopatie congenite, 420 pazienti curati in 5 anni con percorso Guch
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Roma, 13 feb. (AdnKronos Salute) - Ben 420 pazienti adulti (di età superiore ai 18 anni) con cardiopatia congenita curati in meno di 5 anni di attività, grazie a un percorso clinico-assistenziale unico nel Lazio e tra i pochi in Italia. Si tratta del 'Grown Up Congenital Heart' (Guch), operativo da ottobre 2012 presso il Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma e realizzato in stretta collaborazione con l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, nell’ambito del Polo di Scienze cardiovascolari del Gemelli.
I risultati del percorso saranno presentati in occasione della Giornata mondiale delle cardiopatie congenite che si celebra ogni anno il 14 febbraio. Medici, pazienti e famiglie coinvolte nel percorso di cura dedicato si incontreranno a Roma allo Stadio di Domiziano (Via di Tor Sanguigna 3, ore 19). Il Percorso Guch è stato ideato e realizzato da Massimo Massetti, direttore dell’Uoc di Cardiochirurgia e Gianluigi Perri, referente del Percorso stesso del Gemelli insieme a Antonio Amodeo, responsabile Ecmo e Assistenza meccanica cardiorespiratoria e trapianto di cuore artificiale dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.
La maggior parte dei pazienti - precisano i responsabili del progetto - provengono dal Lazio (269) con una quota cospicua di soggetti extra-regione (116) e stranieri (38); 61 i pazienti sottoposti a trattamento chirurgico; 45 le gestanti seguite nell'ambito del 'sottopercorso' Guch Rosa, in collaborazione con il reparto di Patologia ostetrica del Gemelli. Tutte le pazienti, anche quelle con patologie congenite molto complesse, che hanno necessitato di stand-by chirurgico in sala parto o casi di parto eseguiti in sala ibrida, hanno portato a termine felicemente la gravidanza.
L’incidenza stimata di cardiopatie congenite in Italia - ricordano gli specialisti del Gemelli e del Bambino Gesù - è di circa l’8-10 per mille soggetti nati vivi. Tenendo conto che il numero di bambini nati con cardiopatie congenite l’anno è di oltre 4500, gli esperti stimano che circa 90 mila bambini negli ultimi 20 anni siano affetti da questa malattia del cuore. Grazie alle cure sempre più all’avanguardia in età pediatrica, oggi gran parte di questi pazienti diviene adulta e va presa in carico in strutture sanitarie ad hoc quando raggiungono la maggiore età. "Oggi - spiega il cardiochirurgo del Gemelli Gianluigi Perri - l'80-85% dei bambini nati con cardiopatia congenita riesce a raggiungere l’età adulta, con percentuali di sopravvivenza molto più alte rispetto a un recente passato".
Questi i numero del progetto: da maggio 2013 fino a dicembre 2017, dei 420 pazienti adulti trattati 236 (55.8%) sono afferiti all'Ambulatorio Guch dedicato, 95 (22,4%) sono afferiti al Gemelli da altri Ospedali (incluso il Bambino Gesù), 45 (10.6%) provenivano dalla Ginecologia del Policlinico Gemelli (percorso Guch Rosa), mentre 47 (11,2%) da altri reparti del Gemelli. Inoltre 61 pazienti sono stati sottoposti a trattamento chirurgico presso il Policlinico Gemelli; 7 interventi sono stati eseguiti in collaborazione con gli specialisti della Johns Hopkins University di Baltimora e 2 invece insieme agli specialisti della Mayo Clinic.
"La crescente popolazione di adulti con cardiopatie congenite impone ai medici cardiologi e ai cardiochirurghi di confrontarsi con nuove problematiche - affermano Massetti e Amodeo - e gestire questa sfida richiede un approccio multidisciplinare, con un’intensa interazione tra le figure professionali che operano nell’ambito della cardiologia e cardiochirurgia pediatrica e quelle che invece si occupano della sfera adulta".
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