Cancro colorettale in Italia, salgono i casi di malattia avanzata

  • Elena Riboldi
  • Uniflash
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I chirurghi italiani che hanno operato i pazienti con nuova diagnosi di cancro colorettale (CRC) nel 2020-2021 hanno riscontrato un tasso più elevato di tumori in stadio avanzato e di tumori aggressivi, oltre a un maggior numero di lesioni stenotiche, rispetto a quanto osservato prima della pandemia da SARS-CoV-2. A dirlo è uno studio pubblicato sulla rivista JAMA Network Open che fornisce evidenza di un’associazione tra pandemia e ritardo nella diagnosi del CRC, ritardo che potrebbe influire negativamente sulla sopravvivenza dei pazienti.

Lo studio ha incluso 17.938 pazienti sottoposti a chirurgia per CRC tra il 2018 e il 2021 in 81 centri italiani. Sono stati presi in esame tutti gli interventi che avevano attinenza con il tumore intestinale, non solo la resezione totale o parziale, ma anche la chirurgia esplorativa e le procedure palliative. I ricercatori del COVID–Colorectal Cancer (CRC) Study Group hanno confrontato i pazienti operati tra gennaio 2018 e febbraio 2020 (periodo pre-pandemico; n=10.142) con quelli operati tra marzo 2020 e dicembre 2021 (periodo pandemico; n=7.796). L’analisi di regressione logistica ha indicato che al periodo pandemico si associava uno stadio avanzato alla diagnosi (OR 1,07; 95%CI 1,01-1,13; P=0,03). Nonostante la differenza non raggiunga la significatività statistica, dopo l’inizio della pandemia il rischio di diagnosi di metastasi a distanza è aumentato (OR 1,10; 95%CI 1,00-1,21; P=0,05), un dato particolarmente preoccupante per la mortalità conseguente al tumore.

“La percentuale dei pazienti che hanno ricevuto una diagnosi di malattia metastatica durante il periodo pandemico è aumentata dell’8,6% rispetto al tasso atteso sulla base del periodo precedente – riferiscono gli autori dello studio, sottolineando che il loro è il più grande studio multicentrico nazionale a documentare un’associazione tra l’inizio della pandemia di Covid-19 e il peggioramento dello stadio oncologico alla diagnosi del CRC – Questo fatto, che potrebbe riflettersi in altri paesi che hanno sperimentato un ritardo nello screening e nelle procedure diagnostiche, potrebbe causare la prima diminuzione nei tassi di sopravvivenza dei pazienti con cancro colorettale da due decenni a questa parte”.