Balzanelli (Sis118), 'insegnare a tutti manovre di primo soccorso, dalla scuola'

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Roma, 2 mar. (Adnkronos Salute) - "E' necessario assicurare, in ambito istituzionale, che le manovre salvavita del primo soccorso, tra cui le tecniche di disostruzione delle vie aeree da corpo estraneo, siano apprese da tutti i cittadini, a partire dagli anni della scuola dell'obbligo". Lo sottolinea Mario Balzanelli, presidente nazionale Sis 118, all'indomani della tragedia successa ad Alessandro Di Lorenzo Antinori, un bambino di 7 anni, che è morto ieri nel Vicentino, soffocato da frammenti di un palloncino di gomma che, per gioco, aveva addentato, andando improvvisamente incontro a una gravissima ostruzione delle vie aree superiori, fatale.

L'evento, cui ha assistito la nonna, ripropone, con massima urgenza, la questione. "Mettere tutti i cittadini del Paese nelle condizioni di soccorrere, immediatamente, e con appropriatezza, qualcuno che stia per morire, sia egli un lattante, un bambino o un adulto, rappresenta un traguardo irrinunciabile di civiltà - evidenzia Balzanelli - che dobbiamo raggiungere al più presto e in merito a cui sono stati fatti, negli ultimi 8 anni, passi di estrema importanza 'storica', che riteniamo 'storicamente necessario' richiamare".

"Dal luglio del 2015 abbiamo portato, sul piano legislativo, l'insegnamento del primo soccorso nella scuola italiana - ricorda - traducendo in contenuto di legge dello Stato, con l'articolo 1, comma 10, della legge 107/2015, l'iniziativa legislativa popolare, da noi concepita, ai sensi dell'articolo 71 della Costituzione, finalizzata all'obbligo di introduzione dell'insegnamento del primo soccorso nella scuola, che fu supportata, nel primo semestre del 2005 - sottolinea - da 93.000 firme, raccolte in tutta l'Italia. Abbiamo quindi lavorato, dal 2015 al 2017, alle linee guida interministeriali, condivise tra Miur e ministero della Salute, con cui si è pianificata la didattica in tema di primo soccorso dagli anni della scuola dell'infanzia alle scuole secondarie di secondo grado".

E ancora, prosegue Balzanelli, "abbiamo ancora sperimentato, su mandato del Miur, nel 2018, in 13 province italiane (province di Taranto, Vibo Valentia, Sassari, Salerno, Campobasso, Latina, Pistoia, Macerata, Perugia, Savona, Sondrio, Padova, Trieste), quei contenuti didattici, formando e addestrando, a titolo gratuito, oltre 5.000 studenti, presentando a Taranto, il 28 maggio 2018, insieme con i delegati regionali del Miur, i risultati delle attività formative svolte, che furono definiti di estrema rilevanza didattica, culturale e sociale. Abbiamo, infine, fatto dono, sempre a titolo gratuito, come società italiana Sistema 118 (Sis118), al ministero della Pubblica istruzione, del materiale didattico completo per tutto il percorso formativo, consistente in 750 diapositive originali, corredati di innumerevoli tavole pittoriche a colori, che in quel periodo rappresentarono la base della didattica osservata per tutti i corsi di formazione".

Infine, "la recente legge del 4 agosto 2021, n°116 ha il grande merito di riportare al centro della strategia di prevenzione della morte improvvisa la necessità di effettuare immediatamente il massaggio cardiaco alle vittime di un arresto cardiaco - rimarca - la necessità di assicurare immediata la disponibilità dei defibrillatori in tutti gli ambienti di vita e di lavoro nel Paese, nonché la necessità di attivare i corsi di rianimazione cardiorespiratoria di base e di defibrillazione precoce semiautomatica nella scuola".

"Auspichiamo che quanto sinergicamente realizzato sino ad oggi, ma soprattutto l'ennesima tragedia di ieri che ha ucciso il piccolo Alessandro, impegni tutti, a partire dal Governo del Paese, per attuare la svolta tanto attesa e indispensabile - chiosa - al fine di salvare ogni anno almeno 20.000 persone da morte potenzialmente 'evitabile': tutti devono essere messi nelle condizioni di salvare una vita".