Bologna, 25 ott. (Adnkronos Salute) - Per il paziente incisioni più piccole, quindi meno dolore e minori perdite di sangue, con tempi di recupero e di ricovero più rapidi. Per il chirurgo maggiore facilità e più precisione nell'esecuzione di manovre chirurgiche complesse. Sono questi i principali vantaggi assicurati dalla chirurgia robotica, al via all'ospedale Maggiore di Bologna da martedì 22 ottobre con l'esecuzione dei primi due interventi.
Chirurgia generale a indirizzo epato-bilio-pancreatico, chirurgia toracica e chirurgia urologica sono gli ambiti che per primi beneficeranno del nuovo robot - annuncia l'Ausl di Bologna - il più evoluto sistema di chirurgia mininvasiva, grazie alla formazione specifica già acquisita da Elio Jovine, Piergiorgio Solli e Sergio Concetti (e dalle rispettive équipe), direttori rispettivamente del Dipartimento chirurgico e delle Chirurgie A e d'urgenza, della Chirurgia toracica, dell'Urologia. Solo per queste specialità, l'Ausl prevede l'impiego del robot in circa 300 interventi all'anno. Progressivamente, in coerenza con uno specifico piano di formazione, il robot verrà impiegato in altre discipline chirurgiche, a partire dalla ginecologia, ampliandone così l'utilizzo a tutto vantaggio dei cittadini e dei professionisti di sala operatoria.
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