Aspirina a basso dosaggio: attenzione al rischio di anemia
- Alessia De Chiara
- Notizie dalla letteratura
Messaggi chiave
- In anziani sani, l’aspirina a basso dosaggio ha aumentato del 20% il rischio di anemia rispetto al placebo.
- La causa probabile è una perdita di sangue occulta, in quanto con il farmaco si è notato anche un maggior calo della ferritina, oltre a una piccola ma più elevata diminuzione dell’emoglobina.
- Bisognerebbe monitorare l’emoglobina periodicamente negli anziani che assumono tale farmaco.
Perché è importante
- Sebbene sia noto che l’aspirina a basso dosaggio aumenta i sanguinamenti maggiori, pochi studi hanno analizzato il suo effetto su carenza di ferro e anemia.
- I risultati emersi sono importati per la sanità pubblica vista l’ampia porzione della popolazione anziana che assume tale farmaco.
Come è stato condotto lo studio
- Lo studio è un’analisi post hoc del trial ASPREE condotto in Australia e Stati Uniti nel quale circa 18.000 anziani di almeno 70 anni, o almeno 65 in caso di discendenza ispanica o africana, sono stati randomizzati a ricevere giornalmente aspirina a basso dosaggio (100 mg) o un placebo e sono stati seguiti per un tempo mediano di 4,7 anni.
Risultati principali
- Nel gruppo trattato con il farmaco si sono osservati 51,2 eventi per 1.000 anni-persona di anemia incidente contro i 42,9 nel gruppo placebo.
- La probabilità stimata di anemia in 5 anni è stata rispettivamente del 23,5% e 20,3%; il trattamento con l’aspirina ne ha aumentato il rischio del 20%.
- La concentrazione di emoglobina, misurata ogni anno, è diminuita di 3,6 g/L in 5 anni nel gruppo placebo.
- Nel gruppo trattato con l’aspirina, che aveva un media al basale più bassa, c’è stato un declino più ripido di 0,6 g/L in 5 anni rispetto al placebo.
- In un’analisi che ha coinvolto circa 7.000 partecipanti, dopo 3 anni quelli del gruppo trattato con il farmaco avevano, rispetto a quelli del gruppo placebo, una maggiore probabilità di presentare livelli di ferritina sierica inferiori a 45 μg/L (13% contro 9,8%) e a 100 μg/L (39% contro 31%) e un maggior declino generale della ferritina (più alto dell’11,5%).
- Risultati simili sono emersi dalle analisi di sensibilità che hanno quantificato l’effetto del farmaco in assenza di sanguinamenti maggiori.
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