Asl Bari, rara patologia vascolare, paziente siciliana operata al Di Venere

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Bari, 18 giu. (Adnkronos Salute) - Una paziente di 70 anni, siciliana di Bronte, nei giorni scorsi ha deciso di farsi sottoporre a un delicato intervento chirurgico per risolvere una delicata patologia piuttosto rara nel reparto di Chirurgia vascolare dell'ospedale ‘Di Venere’ di Bari, dopo essersi rivolta a diverse strutture del centro Nord. Lo riferisce con orgoglio la Asl del capoluogo pugliese sottolineando che questa volta "il 'viaggio della speranza' si è fermato al Sud". L’operazione ha avuto successo. Utilizzate due tecniche, prima quella endovascolare e poi, dopo tre giorni, quella chirurgica in due diversi step. La paziente è stata dimessa dopo cinque giorni.

"Si tratta – spiega Giuseppe Natalicchio, direttore del reparto - di una patologia molto delicata sotto il profilo del trattamento. Di qui la scelta di intervenire con due tecniche distinte. La tecnica endovascolare, grazie ad una procedura di embolizzazione, ha avuto come obiettivo quello di eliminare la vascolarizzazione della voluminosa neoformazione. Ciò ha consentito dopo tre giorni di eseguire l’intervento chirurgico di rimozione con un ridotto sanguinamento così da ottenere il massimo della precisione e della performance".

Il decorso post-operatorio è trascorso senza problemi, la paziente è stata già dimessa a distanza di cinque giorni dal primo intervento e, dopo la visita di controllo, potrà fare ritorno a casa.

"Nella nostra unità operativa – rimarca Natalicchio - vengono eseguiti interventi ad alta complessità. Va sottolineato che anche al Di Venere riusciamo a dare una risposta efficace a patologie gravi, che richiedono strutture ben organizzate, dotate di competenze e professionalità adeguate”. A tutt’oggi l’Unità operativa complessa di Chirurgia Vascolare dell’Ospedale Di Venere eroga circa 450 procedure all’anno di chirurgia vascolare maggiore eseguite con tecnica chirurgica, endovascolare ed ibrida, che interessano i distretti dei tronchi sopraortici, dell’aorta toracica e toraco-addominale e periferico. Procedure anche ad alta complessità con l’impiego delle tecniche più innovative, come nel caso della paziente siciliana, che consentono a tanti cittadini di ottenere un’assistenza sanitaria qualitativamente elevata.