ASCO 2020 — La terapia aggiuntiva con tucatinib migliora la sopravvivenza nel tumore mammario HER2+ con metastasi cerebrali
- Univadis
- Conference Report
Conclusioni
- Nelle pazienti affette da tumori mammari HER2-positivi (HER2-+) con metastasi cerebrali trattate con trastuzumab e capecitabina, l’aggiunta di tucatinib è associata a una sopravvivenza e a una risposta significativamente migliori.
Perché è importante
- Gli autori affermano che l’aggiunta di tucatinib potrebbe potenzialmente diventare il nuovo standard di cura per queste pazienti.
Disegno dello studio
- Sottostudio della sperimentazione di fase 2, in doppio cieco HER2CLIMB.
- 291 pazienti con tumori mammari HER2+ (età mediana, 52 anni) e metastasi cerebrali sono state assegnate casualmente in rapporto 2:1 a tucatinib (n=198) o placebo (n=93) in combinazione con trastuzumab + capecitabina.
- Finanziamento: Seattle Genetics.
Risultati principali
- Rispetto al placebo, tucatinib era collegato a un miglioramento significativo di:
- sopravvivenza libera da progressione (progression-free survival, PFS) nel sistema nervoso centrale (SNC) mediana,
- 9,9 rispetto a 4,2 mesi;
- HR=0,32 (P<0,0001);
- sopravvivenza complessiva (overall survival, OS) mediana,
- 18,1 rispetto a 12,0 mesi;
- HR=0,58 (P=0,005);
- tasso di risposta obiettiva intracranica,
- 47,3% rispetto a 20,0% (P=0,03);
- durata mediana della risposta intracranica,
- 6,8 rispetto a 3,0 mesi.
- sopravvivenza libera da progressione (progression-free survival, PFS) nel sistema nervoso centrale (SNC) mediana,
- In 117 pazienti con metastasi cerebrali stabili:
- PFS-SNC stimata a 1 anno,
- 53,3% nel gruppo trattato con tucatinib rispetto a 0% nel gruppo di controllo;
- HR=0,31 (P=0,002).
- PFS-SNC stimata a 1 anno,
- In 30 pazienti con progressione cerebrale isolata che hanno continuato la terapia dello studio dopo il trattamento locale è stata osservata una riduzione del 67% del rischio di seconda progressione o di decesso (HR=0,33; IC 95%, 0,11-1,02; non statisticamente significativo).
- Il tempo mediano dalla prima progressione nel SNC a una seconda progressione/al decesso era di 7,6 mesi con tucatinib rispetto a 3,1 mesi con placebo (P=0,02).
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