Anziani, da taglio ricoveri impropri a piani assistenza individuali, legge delega in Gu

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Roma, 31 mar. (Adnkronos Salute) - La delega al governo sulla politica in favore delle persone anziane può cominciare il suo iter parlamentare: il provvedimento è stato infatti pubblicato in Gazzetta ufficiale. Ad annunciarlo una nota del ministero del Lavoro, già pronto per predisporre i provvedimenti di attuazione della delega così da rispettare il termine stabilito del 31 gennaio 2024. Dal taglio ai ricoveri impropri ai piani di assistenza individuali (Pai), dal diritto alla continuità di vita e di cure a domicilio, dai punti unici di accesso (Pua) a nuove forme di coabitazione solidale per le persone anziane: sono questi i punti di chiave della legge delega, un provvedimento che coinvolge una platea di circa 14 milioni di over 65 e che dovrà essere ora 'riempito' dai decreti attuativi per la cui approvazione il Parlamento avrà due anni di tempo, appunto entro fine 2024.

La popolazione anziana oggi rappresenta il 23,5% del totale contro il 12,9% della fascia fino a 14 anni, mentre i 15-64enni si attestano intorno al 63,6%. Intanto l'età media si è avvicinata al traguardo dei 46 anni. Cifre, quelle relative agli anziani, destinate a una pesante progressione: nel 2050 gli over 65 potrebbero rappresentare il 34,9% del totale della popolazione. Non solo. Salirà anche la percentuale degli anziani che vivono da soli: dal 50% del 2021 al 60% stimato nel 2041.

La legge delega mira dunque a ridurre i cosiddetti ricoveri impropri, per evitare agli anziani una lungo degenza forzata dall'impossibilità di un'assistenza a domicilio. Sono inoltre previsti piani di assistenza individualizzati e misure per favorire l'invecchiamento attivo per evitare la solitudine sociale dell'anziano. Il provvedimento afferma poi il diritto alla continuità di vita e di cure presso il proprio domicilio e rafforza il diritto di accesso ai servizi di cure palliative, attivando semplificazioni e integrazioni delle procedure di valutazione della persona anziana non autosufficiente. Ancora, la norma prevede la creazione di Pua dove effettuare, in un'unica sede, una valutazione per un Pai, con cui prevedere tutte le prestazioni sanitarie, sociali e assistenziali necessarie all'anziano che già percepisca l'indennità di accompagnamento. Una misura di cui potranno beneficiare, a scelta, sia sotto forma di trasferimento monetario che di servizi ad hoc, di valore comunque non inferiore alle indennità e alle ulteriori prestazioni di cura e assistenza.

A vigilare sull'attuazione delle nuove politiche per la popolazione anziana sarà una specifica governance nazionale che avrà il compito di coordinare gli interventi e la promozione di misure a favore dell'invecchiamento attivo e dell'inclusione sociale: il Cipa, Comitato interministeriale per le politiche in favore della popolazione anziana, che sotto la guida del presidente del Consiglio o del ministro del Lavoro dovrà adottare, con cadenza triennale, sentite le parti sociali, un piano nazionale che sostituirà il precedente Piano per la non autosufficienza. Il provvedimento prevede anche uno specifico capitolo sulla promozione di nuove forme di coabitazione solidale per le persone anziane, e di coabitazione intergenerazionale, anche nell'ambito di case-famiglia e condomini solidali; l'integrazione degli istituti dell'assistenza domiciliare integrata (Adi) e del servizio di assistenza domiciliare (Sad). Infine, la legge delega riconosce il diritto delle persone anziane alla somministrazione di cure palliative domiciliari e presso hospice, e la previsione d'interventi a favore dei caregiver familiari.

"Anche formalmente si chiude nei termini l'adempimento previsto dal Pnrr, confermando l'impegno del Governo a non perdere l'occasione di innovare il Paese attraverso le risorse del Piano", commenta il ministro del Lavoro, Marina Calderone, che aggiunge: "All'interno della cornice della legge delega vogliamo costruire un diverso approccio alla terza età, promuovendo dignità e autonomia delle persone anziane con una nuova governance dei servizi e degli strumenti a disposizione. In un Paese che invecchia è necessario delineare modi per un tempo di vita di qualità, anche in condizioni di non autosufficienza. Non solo per gli anziani; ne beneficeranno anche le famiglie e il personale chiamato ad assisterli".

Il provvedimento contiene tre principali deleghe al Governo, per l'adozione di uno o più decreti legislativi: l'invecchiamento attivo, per la promozione dell'inclusione sociale e della prevenzione della fragilità; l'assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria per le persone anziane non autosufficienti; le politiche per la sostenibilità economica e la flessibilità dei servizi di cura e assistenza a lungo termine per le persone anziane, anche non autosufficienti.