Allarme botulino dagli ECDC per somministrazioni intragastriche in Turchia

  • Fabio Turone
  • Uniflash
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Secondo lo European Center for Disease Control and Prevention (ECDC), nell'ultimo mese (da metà febbraio a metà marzo 2023) sono stati segnalati 67 casi di botulismo legati all'iniezione intragastrica della neurotossina botulinica (BoNT) in Germania (12), Austria (1), Svizzera (1) e Turchia (53).

Le informazioni attualmente disponibili indicano che tutti i pazienti sono stati sottoposti a interventi medici finalizzati alla perdita di peso, eseguiti tra il 22 febbraio e il 1° marzo 2023. Tra i 63 casi di cui si hanno informazioni disponibili, 60 sono collegati a un ospedale privato di Istanbul, mentre tre casi sono collegati a un ospedale privato di Izmir, in Turchia.

I sintomi variano da lievi a gravi, e diversi pazienti sono stati ricoverati in ospedale. Tra i ricoverati, alcuni hanno avuto bisogno della terapia intensiva.

Tutti i pazienti che si sono recati a Istanbul e Smirne per un trattamento intragastrico con BoNT nelle date indicate sono incoraggiate a rivolgersi al proprio medico curante, in particolare se avvertono sintomi quali debolezza, difficoltà respiratorie e/o di deglutizione. 

Secondo la International Society of Aesthetic Plastic Surgery (ISAPS), la Turchia è la quinta meta a livello mondiale per quanto riguarda la chirurgia plastica e la medicina estetica, incluse tutte le pratiche che prevedono l'uso della tossina botulinica. L'iniezione intragastrica della tossina è utilizzata al di fuori dalle indicazioni approvate in Europa per rilassare la muscolatura gastrica e rallentare lo svuotamento dell'organo, facilitando il senso di sazietà e la sua durata nel tempo.

La procedura è suggerita per perdite di peso moderate (inferiori al 5% del peso coporeo) e la sua durata è di circa 3 mesi. la procedura può essere ripetura ogni sei mesi.

L'ECDC ha emesso un comunicato in cui scoraggia vivamente i cittadini dell'Unione europea dal recarsi in Turchia per ricevere trattamenti intragastrici con tossina botulinica poiché attualmente sono associati a un rischio significativo di sviluppare il botulismo. Al momento non è chiaro se questo evento rappresenti un problema legato alla terapia in sé o alla procedura di somministrazione negli ospedali coinvolti, oppure se ci sia un problema con il prodotto somministrato.

Le indagini condotte dalle autorità turche hanno dimostrato che i pazienti che si sono ammalati hanno ricevuto lotti di tossina botulinica autorizzati, ma anche che questi prodotti non sono approvati per il trattamento dell'obesità mediante iniezione intragastrica. Di conseguenza, i reparti coinvolti in entrambi gli ospedali sono stati chiusi e sono state avviate indagini nei confronti dei medici.

Sebbene il botulismo iatrogeno sia considerato raro, i soggetti che ricevono iniezioni neurotossina botulinica a scopo cosmetico (per esempio, per le rughe del viso) o terapeutico (per esempio, per la gestione della spasticità muscolare), possono sviluppare il botulismo se viene loro iniettata una dose eccessiva.

I sintomi del botulismo iatrogeno comprendono debolezza e affaticamento. Le tossicità conseguenti a trattamenti cosmetici possono includere visione offuscata, palpebre cadenti, difficoltà a deglutire e secchezza delle fauci, mentre le tossicità conseguenti a trattamenti terapeutici includono difficoltà a respirare, segno che è stata somministrata una dose eccessiva.

Infine i sintomi del botulismo possono essere molto gravi e richiedere cure intensive e la somministrazione di antitossina botulinica. Anche quando questi trattamenti sono disponibili, il recupero completo richiede solitamente settimane o mesi. Secondo gli ECDC, mancano informazioni affidabili sull'incidenza della mortalità nei casi di botulismo iatrogeno. In caso di botulismo di origine alimentare, la mortalità si aggira tra il 5 e il 10% dei casi.