Aggiornamento delle linee guida dell’American Society of Clinical Oncology: scelta dei biomarcatori in base ai quali guidare il trattamento del tumore mammario allo stadio iniziale

  • Andre F & al.
  • J Clin Oncol

  • Univadis
  • Notizie di oncologia
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Conclusioni

  • L’American Society of Clinical Oncology ha pubblicato un aggiornamento delle proprie linee guida del 2016 riguardanti quali biomarcatori utilizzare per il tumore mammario allo stadio iniziale.
  • 31 raccomandazioni governano l’uso di biomarcatori genomici (es. Oncotype DX) o di biomarcatori proteici (Ki67) per decidere la terapia endocrina e la chemioterapia a seconda del sottotipo di tumore, dello stato di menopausa e dello stato dei linfonodi.

Perché è importante

  • Sono disponibili nuove evidenze su quali biomarcatori utilizzare e su come possono influenzare le decisioni terapeutiche.

Disegno dello studio

  • Valutazione di 24 studi pubblicati tra il 2016 e il 2021 (14 sperimentazioni cliniche randomizzate e 10 studi di coorte), identificati mediante una ricerca della letteratura.
  • Raccomandazioni basate sulle evidenze, utilizzando un processo di consenso informale.
  • Finanziamento: sovvenzione del Memorial Sloan Kettering Cancer Center.

Punti salienti

  • Le pazienti in post-menopausa positive per il recettore degli estrogeni/negative per il recettore del fattore di crescita dell’epidermide umano 2 (human epidermal growth factor receptor 2, HER2) e con linfonodi negativi possono ottenere benefici da uno qualsiasi dei test completi dei biomarcatori (Oncotype DX, MammaPrint, EndoPredict, Prosigna, Ki67, punteggio Immunoistochimica 4, indice del tumore mammario [Breast Cancer Index], attivatore del plasminogeno urochinasi, attivatore del plasminogeno).
  • Le pazienti in pre-menopausa con le stesse caratteristiche di tumore e linfonodi ottengono benefici con il test Oncotype DX e con vari altri biomarcatori.
    • In caso di 1–3 linfonodi positivi, le pazienti ottengono benefici dalla chemioterapia, indipendentemente dai risultati dei test genomici.
    • In caso di ≥4 linfonodi positivi, non esistono evidenze sufficienti sull’uso di biomarcatori genomici.
  • Nessuno dei biomarcatori è raccomandato per il tumore mammario HER2+ o triplo negativo.