Adroterapia, nasce il primo dottorato d'Italia

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Milano, 4 ago. (Adnkronos Salute) - Nasce in Italia il primo dottorato di ricerca in adroterapia, la radioterapia hi-tech che utilizza particelle pesanti (ioni carbonio e protoni) per trattare tumori particolarmente complessi e resistenti alle terapie convenzionali. Cnao (Centro nazionale di adroterapia oncologica) e Iuss (Scuola universitaria superiore) di Pavia, in collaborazione con l'Università degli Studi di Cagliari, danno il via al corso triennale in lingua inglese 'The Hadron Academy: Risk and Complexity in High Tech Medical Innovation', che mette a disposizione, anche di studenti stranieri, cinque posti coperti da borse di studio di cui due Iuss, due Cnao e una UniCa.

Il primo ciclo triennale delle due borse Cnao - informano dal centro - sarà possibile grazie alla donazione della famiglia Salmoiraghi, per volontà e in memoria di Pietro Salmoiraghi. Le iscrizioni sono aperte fino alle 13 del 9 settembre 2022. Sul sito https://fondazionecnao.it/ricerca/dottorato-di-ricerca-in-adroterapia si possono trovare informazioni sul nuovo dottorato che si rivolge a "medici, fisici medici, biologi, bioingegneri, ingegneri di processo, fisici, giuristi, economisti, filosofi - elenca una nota Cnao-Iuss - con l'obiettivo di formare figure in grado di gestire e sviluppare la ricerca sugli aspetti legati all'adroterapia, con particolare riguardo alle aree tecnologica (per esempio l'utilizzo di nuove particelle pesanti come elio e ossigeno) e biomedica (per esempio l'interazione tra adroterapia e immunoterapia e il continuo miglioramento dell'efficacia del trattamento attraverso tecnologie di ultima generazione), con un riferimento anche alle implicazioni etiche e giuridiche connesse all'innovazione tecnologica e alla sua gestione in termini di rischio e di complessità".

I dottorandi - dettagliano i promotori del corso - saranno chiamati a misurarsi con le potenzialità di sviluppo dell'adroterapia dal punto di vista biomedico e tecnologico. Sul primo punto, una delle sfida sarà migliorare continuamente l'erogazione della dose di particelle pesanti con cui colpire il tumore in considerazione della posizione dei tessuti malati all'interno del corpo, della necessaria salvaguardia dei tessuti sani circostanti, della complessità del trattamento nei casi in cui il bersaglio si trovi nel torace o nell'addome e, di conseguenza, si muova con il respiro del paziente. Saranno approfondite inoltre tre importanti frontiere di ricerca come l'interazione tra l'adroterapia e l'immunoterapia, il ruolo della biologia molecolare nel definire il profilo genetico del tumore per una sempre più adeguata strategia terapeutica, e l'applicazione dell'intelligenza artificiale alle immagini, sia nelle fasi diagnostiche sia per monitorare i risultati della cure e identificare eventuali fattori predittivi di risposta per una sempre migliore personalizzazione della terapia.

Dal punto di vista tecnologico, invece, gli obiettivi sono la definizione di sistemi sempre più precisi per monitorare e perfezionare l'azione dei fasci di particelle in ambito clinico, anche attraverso l'applicazione di sistemi di sensoristica avanzata sul corpo del paziente; la progettazione di acceleratori di ioni carbonio più compatti e agili, dotati di gantry; l'utilizzo di nuovi proiettili antitumorali come i neutroni, o nuove particelle come l'ossigeno e l'elio. Il dottorato esplorerà infine i temi del rischio associato all'innovazione tecnologica in ambito medico e le implicazioni giuridiche ed etiche di tale innovazione.

L'adroterapia con protoni e ioni carbonio è disponibile in soli 5 Paesi al mondo (Italia, Cina, Giappone, Germania e Austria) e Cnao - ricorda la nota - è uno dei 6 centri a livello internazionale a effettuarla, l'unico in Italia. Ad oggi ha trattato oltre 4mila pazienti affetti da tumori rari, inoperabili o radioresistenti. "Il dottorato di ricerca aperto anche a studenti stranieri - dichiara Gianluca Vago, presidente Cnao - vuole contribuire a creare un linguaggio comune tra le diverse figure professionali che rendono possibile l'adroterapia, in un'ottica multidisciplinare e con l'obiettivo di sviluppare appieno le potenzialità dell'adroterapia stessa e la sua interazione anche con altre aree della medicina. Il progetto con Iuss e Università di Cagliari è per Cnao un elemento fondamentale per la collaborazione con il mondo accademico, e per l'integrazione dei saperi che caratterizza questo corso di studi".

"I nuovi dottorati di ricerca dello Iuss - afferma il rettore Riccardo Pietrabissa - offrono formazione per preparare professionisti della complessità in relazione alle nuove frontiere della tecnologia. Nel caso di The Hadron Academy, grazie alla messa a sistema di competenze e laboratori di Cnao, Università di Cagliari e Iuss, verranno approfondite le competenze di laureati in discipline mediche, scientifiche e tecnologiche all'interno di un contesto applicativo a forte multidisciplinarità. L'ambito di ricerca è caratterizzato da un forte contenuto innovativo che stimola la visione progettuale di dispositivi, processi, terapie e tecnologie, a partire dallo studio delle singole discipline concorrenti".

"L'avanzamento delle tecnologie in campo medicale - sottolinea Annalisa Bonfiglio di UniCa, coordinatrice del dottorato - richiede sempre di più la contaminazione dei saperi scientifici e tecnologici nei vari campi coinvolti: bioingegneria, intelligenza artificiale, fisica delle alte energie sono alcuni degli ingredienti di una sinergia che, coinvolgendo i campi più tradizionalmente legati alla cura del paziente (biologia, medicina e biotecnologie), porterà a decisivi passi in avanti nell'ambito della cosiddetta medicina di precisione. Nel contesto di questo dottorato, ciò si traduce in avanzamenti significativi nel trattamento di patologie che per la loro complessità sfidano le potenzialità di cura delle tecnologie tradizionali".