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Testata con risultati positivi la non-inferiorità dell’omadaciclina nelle polmoniti acquisite in comunità e nelle infezioni batteriche acute della cute e degli annessi cutanei.
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L’associazione di ceftazidime-avibactam, somministrata per uso compassionevole in alcuni ospedali italiani, è risultata correlata a una mortalità a 30 giorni significativamente ridotta rispetto ad altri approcci terapeutici in queste gravi infezioni multiresistenti.
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L’applicazione topica di un cocktail di batteriofagi ha ridotto il carico di batteri nelle lesioni, sebbene più lentamente di quanto abbia fatto il trattamento standard. Ulteriori studi dovranno perfezionare questo approccio, anche ai fini della crescente resistenza agli antibiotici.
Un’analisi guidata dall’ECDC stima, oltre alla mortalità, anche le altre conseguenze sui sistemi sanitari di questa minaccia alla salute pubblica, in costante crescita dal 2007, che riguarda in particolar modo Italia e Grecia.